7 Dwarfs at Auschwitz
Eccezionale e inverosimile, come
talvolta può essere eccezionale e inverosimile
solo la vita vera, oltre ogni fantasia possibile: questa é la reazione più
frequente che provoca, quando la si conosce per la prima volta, la straordinaria storia degli Ovich.
E' comprensibile fin dal suo inizio:
non uno, non due, non tre, ma ben sette fratelli nani, e sempre tutti assieme, proprio come nella celeberrima
favola dei fratelli Grimm; sette nani,
musicisti e danzatori, che da diverso tempo, sotto il nome dei Lilliput Troupe, si esibiscono nei più
prestigiosi teatri in tutta Europa.
Di più: sette nani di cultura e religione ebraiche, che il destino porta ad avere a che fare col
momento della storia dell'umanità in cui viene consumato, ad opera del nazismo,
il più spaventoso e ignobile sterminio
mai perpetrato a danno degli ebrei. Uno sterminio, vale la pena ricordarlo,
pianificato per sopprimere fisicamente
anche quelli che in tempi successivi sarebbero stati chiamati handicappati, colpevoli di attentare
alla purezza della razza ariana.
Per gli Ovich, dunque, una doppia minaccia, da morte pressoché scontata: e invece, alla prese col
più orripilante dei campi di sterminio,
Auschwitz, finiti nelle sadiche mani di uno dei più terribili criminali che il mondo ricordi, il
medico assassino Josef Mengele, riescono
miracolosamente a sopravvivere, confidando sull'unità di gruppo
Potrebbe finire qui, sarebbe già tantissimo, e invece non c'é ancora pace per gli Ovich: tornati
nel loro paese natale, in una Romania appena uscita dalla dittatura antisemita
di Antonescu, assistono
all'instaurazione di un regime che presto, dopo un’iniziale clemenza per gli ebrei, li avrebbe trattati
alla stregua di fascisti filoamericani.
Non rimaneva, per gli Ovich, che muoversi nuovamente per l'unico approdo
sicuro, prima che fosse troppo tardi:
l'appena nato stato d'Israele, la terra promessa dove finalmente riescono a condurre una vita tranquilla e
dignitosa, meritatissima, riprendendo
brillantemente la carriera artistica.
Che dunque la meravigliosa storia
dei fratelli Ovich, eroica, avventurosa,
commovente, appassionante come poche altre, sia sempre più raccontata
e conosciuta per il suo altissimo valore
civile che il tempo non ha affatto
intaccato, facendo da esempio di buon auspicio per tutti coloro che credono ancora nella necessità di lottare
per un mondo migliore, libero dal
pregiudizio e dal fanatismo, tollerante nei confronti di ciò che é diverso, o del presunto tale. Perché
alla fine, gli Ovich, con l’aiuto di
Dio, vincono la loro guerra. Da giganti.
Progetto 7 Darws at Aushwitz
Conferenza HAIFA